Introduzione

La tutela delle persone fragili, incapaci di provvedere autonomamente ai propri interessi a causa di malattia, disabilità o altre condizioni, è un tema centrale del diritto di famiglia. In Italia, esistono strumenti giuridici come l’interdizione, l’inabilitazione e la nomina di un amministratore di sostegno, che mirano a proteggere queste persone e a garantire che i loro diritti e interessi siano tutelati. L’Avv. Di Luca offre consulenza legale e assistenza qualificata per affrontare queste delicate situazioni.

Interdizione: Quando è Necessaria

L’interdizione è un provvedimento che può essere richiesto quando una persona si trova in uno stato di infermità mentale tale da renderla totalmente incapace di intendere e di volere. Questo strumento prevede:

Nomina di un Tutore: Una volta dichiarata l’interdizione, il giudice nomina un tutore che avrà il compito di gestire gli interessi personali e patrimoniali dell’interdetto.

Ambito di Applicazione: L’interdizione è generalmente richiesta per persone affette da gravi patologie psichiatriche o malattie degenerative che compromettano irrimediabilmente la capacità di autodeterminazione.

Inabilitazione: Protezione con Maggiore Libertà

L’inabilitazione è un provvedimento meno restrittivo rispetto all’interdizione e viene applicato in caso di persone che, pur avendo una limitata capacità di intendere e di volere, non sono completamente incapaci di gestire i propri affari. L’inabilitazione prevede:

Nomina di un Curatore: L’inabilitato può continuare a gestire i propri beni, ma con l’assistenza di un curatore, che interviene nelle decisioni più importanti.

Situazioni Tipiche: Questo provvedimento è spesso utilizzato per persone con problemi di alcolismo, tossicodipendenza o altre patologie che riducono, ma non annullano, la capacità di agire.

Amministrazione di Sostegno: Un Approccio Flessibile

L’amministrazione di sostegno è uno strumento introdotto con la Legge n. 6/2004, pensato per fornire supporto a persone che, a causa di una malattia o di un’infermità, non sono in grado di compiere autonomamente determinate attività quotidiane. L’amministratore di sostegno ha il compito di assistere o rappresentare la persona nei limiti fissati dal giudice, garantendo un approccio più flessibile e meno invasivo rispetto all’interdizione o all’inabilitazione.

Procedura di Nomina e Ruolo dell’Amministratore di Sostegno

La nomina dell’amministratore di sostegno avviene su richiesta della persona interessata, dei familiari o anche d’ufficio da parte del giudice tutelare. L’amministratore di sostegno può essere un familiare, un amico fidato, o, in assenza di candidati idonei, una persona nominata dal giudice. Le funzioni dell’amministratore sono stabilite dal decreto di nomina e possono riguardare:

Gestione del Patrimonio: L’amministratore può essere incaricato di gestire il patrimonio dell’assistito, come conti bancari, proprietà immobiliari e altre risorse finanziarie.

Assistenza nelle Decisioni Personali: L’amministratore può supportare l’assistito nelle decisioni legate alla salute, al luogo di residenza, e alle cure mediche necessarie.

Tutela dei Diritti: L’amministratore di sostegno ha il dovere di agire nell’interesse dell’assistito, garantendo il rispetto dei suoi diritti e la qualità della sua vita.

 

I commenti sono chiusi.